Il nostro viaggio – Il nostro paesaggio

Via con noi

Il nostro paesaggio

Loreno Capodicasa (3C)

Il paesaggio che ci circonda spesso e volentieri viene snobbato, dato per morto, inutile ed inutilizzabile. Non è così, la nostra regione offre molte varietà ambientale, basti pensare che in poco più di un’ora di macchina, dal mare si può arrivare alla montagna più alta degli Appennini, che non è una cosa affatto scontata. Purtroppo all’Abruzzo si pensa come ad una regione morta, che non può offrire nulla a chi arriva da fuori; se devo essere sincero anche io fino a poco fa ero della stessa opinione. Dopo il viaggio in Transiberiana mi sono dovuto ricredere, ho capito come anche in una piccola parte dell’Abruzzo ci sia molta varietà di paesaggi. Mi è bastato solo girare la testa dalle due parti del treno per capirlo.

La prima tappa del mio personale viaggio è stata quella di Palena, dove si poteva sia ammirare il paesaggio, sia vedere tutti i prodotti tipici abruzzesi. Arrivando a Castel di Sangro le cose cambiavano radicalmente, non si sentiva il minimo rumore, nessun venditore, il paese era completamente desolato, come se fosse abbandonato a se stesso, quasi fosse inabitato.
Ma questo non è in fondo un aspetto negativo, bisogna fermarsi a pensare che questi paesi dimenticati sono molto importanti, ci danno un’altra prospettiva rispetto a molti argomenti, si vive in modo diverso e si entra in un mondo che non rispecchia la nostra vita quotidiana.
Castel di Sangro è un paese estremamente irregolare, se così vogliamo chiamarlo, si snoda molto in altezza ed arrivando in cima la vista è quella di un magnifico paesaggio.
A prima vista, per alcuni, la tappa in questo paese può sembrare relativamente inutile, ma se osserviamo tutto nell’ottica del viaggio possiamo dire che ogni cosa in cui ci imbattiamo può essere importante, soprattutto se la cosa di cui parlo è l’insieme dei luoghi che si trovano nella nostra regione: sapere cosa ci circonda è fondamentale.